Fare acquisti online è comodo, ma se le piccole attività di quartiere non vengono adeguatamente supportate i quartieri rischiano di diventare luoghi fantasma. Per questo è importante incentivare il cambiamento di abitudini da parte sia degli utenti che dei negozianti.
I piccoli negozi di quartiere sono sicuramente caratteristici, vicini al cliente e in grado di dare qualcosa in più, ma purtroppo questo non costituisce più garanzia di successo. Da anni le piccole attività lottano contro la crisi cercando di adeguarsi ai livelli di colossi come Amazon e della grande distribuzione.
A volte ci rivolgiamo ai siti di e-commerce per fare acquisti, ignorando che sotto casa c’è proprio un negozio che vende quello che ci serve. I piccoli negozi di quartiere rischiano quindi di scomparire, sfiancati dalla concorrenza della grande distribuzione e dei centri commerciali, senza alcuna presenza su Internet e poco abituati alla vendita online.
La pandemia di covid-19 ha portato ai piccoli negozi di quartiere due nuovi strumenti: l’home delivery e il marketplace. Tali strumenti permetteranno ai negozianti di stare al passo coi tempi.
Come stare al passo coi tempi?
Con la pandemia la percentuale di persone che acquistano online è aumentata. La grande distribuzione è stata colta impreparata e a questo stanno sopperendo le attività che consentono l’acquisto online e la consegna a domicilio. Grazie a questo anche le attività più piccole stanno ricavando dei benefici e l’home delivery ha attecchito dove prima non esisteva.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, che porterà inevitabilmente al cambiamento. Questa rivoluzione sta abbracciando sia quella vasta fetta di consumatori che non avevano mai comprato online, sia i negozianti. I negozi rimarranno dunque tali ma modificheranno le loro strategie di vendita, puntando a vendere online all’interno del proprio quartiere.
In modo del tutto improvvisato e inconsapevole le piccole attività stanno applicando i principi del digital marketing.
Il negoziante ha però un vantaggio rispetto agli e-commerce:
- – conosce il territorio
- – è in grado di instaurare con i clienti un rapporto di fiducia
I negozianti dovranno inevitabilmente elaborare nuove strategie: non sarà più il cliente a dover entrare in negozio, ma sarà il negoziante a dover migliorare le strategia di comunicazione per attirare il cliente.
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3 commenti su “La rivoluzione dei piccoli negozi di quartiere: come stare al passo coi tempi”
Spero tanto che si arrivi a comprendere che un quartiere fantasma rende tutti fantasmi…
Bisognerebbe trovare il modo di diffondere queste iniziative nelle scuole.
Credo che oggi sia importantissimo promuovere le attività di quartiere per favorire la socializzazione delle persone il recupero dei quartieri ed evitare la disumanizzazione in corso